Vi Presento una conferenza inedita tenutasi a Rimini il 05 Marzo 2016, dal titolo “Apocalisse: Segni dei tempi e contatto Extraterrestre”.
Perché gli esseri Extraterrestri sono qui nel nostro mondo? cosa li porta fin qui da “lontanissimi lidi del cosmo”? Perché il mondo non sa praticamente nulla di questa meravigliosa realtà? Come possiamo comprendere il messaggio di questi esseri, il quale ci porta ad una spiritualità non nel senso religioso classico, ma ad una vera scienza dello spirito che si può studiare e verificare?
Normalmente si considera che lo sforzo di queste civiltà nell’effettuare ricognizioni vada avanti da circa 75 anni, quindi dall’inizio della scellerata scelta di utilizzo di armi atomiche. Nonostante quest’attività incessante, l’umanità non è ancora stata contattata in massa.
Se è importante valutare le prove fisiche tangibili di questa visita, è ancora più importante conoscere la loro “filosofia”, che in tutti questi anni hanno elargito per mezzo dei “contattisti”, ovvero uomini preposti al contatto e alla divulgazione del loro messaggio. D’altra parte, chi non sa nulla di questa realtà, di fronte a questi visitatori, si trova nella stessa posizione di una tribù di primitivi che vede per la prima volta degli ambasciatori stranieri a bordo di aeroplani e con apparecchiature per noi moderne. Questi uomini primitivi non possono comprendere i protocolli diplomatici, in quanto la conoscenza di questi visitatori sarebbe abissalmente più avanzata sul piano delle relazioni e leggi internazionali.
Le profezie annunciano che ci sarebbero state grandi catastrofi naturali, gravissime crisi sociali, guerre distruttive convenzionali ed infine una guerra nucleare, che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza del genere umano. Tutto questo processo è stato spiegato in termini allegorici nel libro dell’Apocalisse di Giovanni. “Apocalisse” non significa disastro nell’etimologia del termine, ma “rivelazione”, ovvero è il processo secondo cui le nostre azioni nefaste in disequilibrio con l’armonia creativa vengono smascherate dall’intervento di queste forze divine.
Saranno quindi queste potenze a mettere in atto il compimento della profezia che Cristo annuncia quando dice “uno sarà preso e uno sarà lasciato” e questa opera di selezione non sarà fatta a seconda del credo, del colore politico o del conto in banca, bensì secondo le azioni compiute in vita. Il giudice supremo verificherà la conformità della nostra vita al modus vivendi che lui stesso ci ha lasciato nel vangelo.
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