Lo spettacolo continua…
Un’altra annata da ricordare quella dei cerchi nel grano del 2009. Soprattutto, ovviamente, per quanto riguarda l’Inghilterra, che sin dall’inizio del fenomeno, negli anni ’80, la fa da padrona a livello mondiale. Sono infatti 73 le formazioni censite in questo paese durante la stagione iniziata ad Aprile e terminata ad Agosto di quest’anno. Nel resto del mondo ne sono state contate 44, di cui 7 in Italia. L’hanno scorso era andata ancora meglio: 77 formazioni in Inghilterra contro 56 nel resto del mondo di cui 14 in Italia. Questi numeri danno esattamente le dimensioni della sproporzione che esiste a favore del Regno Unito. E in tutta la storia del fenomeno solo dopo il 2000 il resto del mondo ha superato l’ Inghilterra un paio di volte. Gli anni con il minore distacco sono stati il 2004 con 60 formazioni in Inghilterra e 157 nel resto del mondo e il 2007 con 53 formazioni in Inghilterra e 151 nel resto del mondo. Il 2007 è stato l’anno più prolifico anche per l’Italia con 22 formazioni. Tutti cerchi veri? Difficile dirlo. Verificare ogni cerchio con tutte le analisi necessarie sarebbe un’impresa immane, con costi e impiego di persone e mezzi che nessun ricercatore possiede. Empiricamente ci si attiene soprattutto alla verifica della piegatura alla base della piantina e ad altre anomalie che, non sempre, si presentano nella coltura su cui appaiono i veri cerchi. Sia essa colza, grano o mais, che sono tra le tipologie maggiormente interessate dal fenomeno. Il problema della ricerca c’è ed è molto serio.
Ricordiamo che a tutt’oggi non esiste alcun organo ufficiale, civile ovviamente, che investighi su un fenomeno tanto pregnante di aspetti di grande interesse per la scienza. La possibile evidenza dell’opera di intelligenze non umane sul nostro pianeta per esempio. Ma gli istituti e le organizzazioni scientifiche fanno orecchio da mercante dicendo che si tratta di falsi ma senza darne una incontrovertibile prova. I militari invece, quelli inglesi soprattutto, si sa che se ne occupano ma guardandosi bene dal divulgare i risultati ottenuti. Una banale considerazione: anche loro se avessero le prove che si tratta solo ed unicamente di falsi lo avrebbero sbandierato ai quattro venti e con dovizia di particolari. Invece un silenzio assordante sui crop circles e la pubblicazione, recente, di documenti secretati per anni, su avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Fatti che a fare il paio, sono già una risposta. Chi si occupa di segnalare, fotografare, filmare, catalogare e diffondere i dati sui cerchi nel grano sono solo un piccolo gruppo di appassionati ricercatori che, dando fondo alle proprie limitate risorse, fanno quello che possono. Quindi con tutti i limiti del caso. Ciò non ha comunque impedito di verificare aldilà di ogni ragionevole dubbio, che il fenomeno è sicuramente di origine non umana. Troppi gli aspetti non spiegabili con la teoria del falso di matrice terrestre e basta. Inoltre i cerchi nel grano rappresentano un danno non indifferente per i proprietari dei campi. In primo luogo per il cerchio in quanto tale, secondo e non per importanza, per i danni aggiuntivi provocati dai visitatori che spesso disconoscono le più elementari regole dell’educazione: non chiedono il permesso, calpestano indiscriminatamente il raccolto, lasciano rifiuti a terra, fumano con rischio di incendi ecc. Alcuni contadini mettono delle cassette per le offerte all’ingresso del campo, cercando così di riparare ai danni subiti.
Comunque la situazione si inasprisce di anno in anno e nel 2009 si è arrivati a cartelli che minacciavano fucilate a chi si fosse introdotto nel campo. Una antipatica situazione l’ho vissuta personalmente nel 2007. Recatomi assieme al noto giornalista-ricercatore messicano Jaime Maussan a visitare un cerchio nel grano appena comparso, siamo stati cacciati in malo modo, con urla e minacce di denuncia alla polizia, dal fattore e da sua moglie. E dopo un solo giorno il fattore lo ha mietuto senza che alcuno lo abbia potuto ispezionare da terra. Fortunatamente siamo riusciti a fotografarlo da un piccolo aereo preso a nolo appena andati via dal campo. In considerazione di ciò come mai non si ha praticamente nessuna denuncia per 20 anni di presunti atti di vandalismo?
Tutti i contadini complici dei falsari?
Ma entrare in questo aspetto non è l’argomento di questo articolo e torno quindi alla stagione 2009 andando a vedere alcuni degli aspetti che l’hanno resa particolarmente affascinante e movimentata.
Parto da un cerchio nel grano che ha suscitato un grande interesse tra gli appassionati e aspre polemiche tra alcuni ricercatori nostrani. Non è un cerchio inglese: è comparso su un campo di grano olandese, vicino alla città di Goes, la notte del 7 agosto 2009. L’immagine è spettacolare, si vede chiaramente un uomo vitruviano con ali di farfalla. Le misure sono impressionanti, all’incirca 530 x 450 metri, un’area quindi di 238.500 metri quadrati. Se consideriamo che un campo di calcio ha una estensione di circa 8.250 metri quadrati abbiamo un’idea della enormità di questa figura lunga mezzo chilometro.

Il crop circle dell’uomo farfalla comparato con un campo di calcio
Le linee, i cerchi, le curve che la compongono sono di grandissima precisione, praticamente la stessa dei veri crop circles. Quindi un cerchio nel grano originale? E qui sta la polemica.
Un gruppo di giovani olandesi che si denominano con la sigla XL D – sign dice di esserne l’artefice. Un progetto che avrebbe richiesto nove mesi di studio ed eseguito in una notte con il lavoro di 52 (cinquantadue) persone. Notizie che si trovano su questo sito unitamente alla foto, anche in altissima risoluzione, del cerchio nel grano e dei suddetti falsari: http://defotograaf.smugmug.com/gallery/9196806_CYoie#613971448_a2RNJ
Questo è il sito del gruppo XL D – sign dove si possono vedere altri progetti realizzati da loro: http://www.xld-sign.com

De Gulden tunnel
Quindi è vero quello che affermano? Ancora non è facile accertarlo con sicurezza. La prima considerazione da fare è quella pragmatica di cui sopra: figure di simili estensioni danneggiano una notevole quantità di raccolto. Perciò oltre all’autorizzazione del proprietario del campo, necessaria per non essere denunciati per atti di vandalismo, serve una copertura economica per pagare i danni arrecati alla coltura. In questo caso indispensabile in quanto XL D-sign si è auto-denunciato. E il proprietario sembra essere una società di ricerche avanzate nel settore agricolo. A meno che la stessa società proprietaria non abbia sponsorizzato il gruppo di circlemakers. Ma è un’informazione che non abbiamo. Inoltre siamo molto vicini alla centrale nucleare di Borssele e a un sito di stoccaggio delle scorie radioattive.
L’aspetto economico trova invece giustificazione certa in altre figure di cui XL D-sign si dichiara autore e che si possono vedere nel loro sito riportato sopra. Sono immagini realizzate a scopo pubblicitario, perciò le condizioni esposte prima sono state necessariamente soddisfatte. Ad esempio la figura denominata “De gulden tunnel” del 1997, è stata realizzata per uno spot televisivo, lo si vede nel filmato presente nella pagina web relativa al suddetto cerchio nel grano. Lo stesso per altri pittogrammi mostrati nel sito che sono dei loghi di ditte di vario genere. Però l’uomo farfalla supera in complessità, perfezione e soprattutto misure, tutto quanto realizzato finora da XL D-sign. Merito dell’esperienza acquisita negli anni? Forse, ma sicuramente hanno avuto bisogno di un coordinamento veramente da squadra di ingegneri. Purtroppo non è stata pubblicata nessuna foto o filmato, che illustri le fasi intermedie del lavoro. Cosa non difficile da fare oggi con le telecamere, anche di basso costo, che hanno la visione notturna. In effetti qualche filmato lo hanno messo su Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=f0BTnZS0XYk) ma non dimostra nulla, mancano le fasi del lavoro e una visione un po’ più esplicativa, panoramica, del processo di realizzazione.
Insomma il filmato potrebbe essere stato fatto in un altro qualsiasi campo. In uno scambio di mail con un ricercatore italiano hanno promesso che avrebbero pubblicato un filmato completo per dimostrare la loro versione ma, sino a questo momento, non si è ancora visto nulla. Per concludere questa storia dell’uomo farfalla, dalle foto in alta risoluzione si intuisce una certa confusione nel grano a terra, sembra mancare la tipica pettinatura dei veri cerchi, il che avallerebbe la versione di XL D-sign, ma non è ancora sufficiente per poter dare una risposta definitiva. Inoltre se andiamo a dei falsi accertati vediamo in queste foto il cerchio nel grano eseguito in Inghilterra da dodici ragazzi. Palese la disarmonia e le ridotte dimensioni del cerchio nel grano, realizzato, tra l’altro, di giorno. Possibile che i cinquantadue componenti dichiarati da XL D-sign siano riusciti ad andare tanto oltre? Volendo essere maligni si potrebbe anche ipotizzare una fraudolenta attribuzione a scopo pubblicitario. Cioè il crop è vero ma hanno affermato di averlo fatto loro per farsi, appunto, pubblicità. Restiamo in attesa di altri elementi… Comunque se i componenti di XL D-sign volevano far parlare di loro ci sono riusciti in pieno.

Il cerchio nel grano falso
Andando ai cerchi inglesi, questi hanno comunque stupito tutti per bellezza e novità dei temi manifestati. Nel 2009 sono comparse numerose figure rappresentanti animali.
Non è la prima volta, ma mai si erano visti così numerosi: un ragno, una medusa, dei delfini, anche se molto stilizzati, una libellula, dei pesci, una fenice, un uccello e un colibrì di stile Nazca, delle rondini, una farfalla, un gufo…

La libellula, la medusa, i pesci, la fenice, l’uccello, il colibrì
Simboli legati alla spiritualità e alle trasformazioni presenti e future del nostro pianeta e sistema solare. La prima figura a carattere zoologico apparsa, cioè il ragno, è datata al 19 aprile. E’ una simbologia che appartiene ai nativi americani. Si tratta esattamente di un ragno crociato e simboleggia le quattro stagioni e il Sole. Un simbolo che si inserisce in pieno tra tutte le simbologie comparse sino ad oggi ad annunciare l’importanza che ha l’astro maggiore in questa fase di grandi cambiamenti.

Il crop ragno crociato e il simbolo dei nativi americani
Dati in perfetta sintonia con quanto annunciato dai Maya per questo tempo.
Ma il ragno crociato non è il solo simbolo solare apparso nel 2009. Lo possiamo vedere, senza timore di equivoco, in un figura apparsa, sempre su un campo di colza, il 23 aprile e in forma più simbolica, il 10 maggio. Tra i vari simboli legati al sole è di grande bellezza anche il pittogramma apparso il 27 giugno.

I cerchi nel grano del 23 aprile e del 10 maggio 2009
Il 27 agosto appare una delle figure zoomorfe, esattamente il gufo. Un simbolo che fa parte del mondo Maya. Infatti rappresenta uno dei giorni del calendario sacro Tzolkin.

Il pittogramma del 27 giugno 2009
E facendo ancora riferimento ai pittogrammi a tema Maya, abbiamo altre due figure che si inseriscono chiaramente in questo contesto.

Il pittogramma del 27 agosto 2009
Il 5 luglio è comparso un magnifico pittogramma che rappresenta la divinità Maya – Azteca, Kukulcan – Quetzalcoatl, il serpente piumato e il 24 luglio un bellissimo pittogramma dove compare il simbolo Ahau, un altro dei giorni del calendario sacro Tzolkin.

Il crop simbolo di Kukulkan

Il simbolo Ahau ripetuto 24 volte
Ma a parte le figure con chiare connotazioni Maya, sono numerosi anche i pittogrammi che si riferiscono a uno dei punti cardine della loro conoscenza dei moti cosmici: le eclissi. Un tema che ogni anno compare numeroso a sottolineare quanto i fenomeni astronomici siano intimamente connessi con i mutamenti animico-spirituali. Tra tutti i cerchi nel grano del 2009 ecco due bellissimi pittogrammi riferiti alle eclissi: sono del 13 e 24 giugno. Curiosa la figura a fungo che ingloba le fasi dell’eclisse. Il crop circle del 13 giugno ha anche una particolarità che quest’anno si è manifestata varie volte: quella di completare la sua forma definitiva in fasi successive, a distanza di giorni.

I pittogrammi del 13 e 24 giugno 2009
Lo vediamo infatti come si è modificato a più di un mese di distanza, esattamente il 25 luglio, a grano del tutto maturo per la mietitura.

Il crop del 13.6 come appariva il 25.7
La storia del cerchio nel grano comparso il 17 giugno ha dell’incredibile. Il ricercatore Kristi Halvorson scopre un nuovo cerchio nel grano alle nove di mattina, mentre transitava nelle campagne di Avebury, nella contea dello Wiltshire. Si ferma e scatta questa foto.

Il crop del 17 giugno alle 9.00 a.m.
Elaborata possiamo vedere meglio la forma della figura.

Elaborazione del crop del 17 giugno
Dopo alcune ore si reca di nuovo al campo e scopre con disappunto che il contadino ha distrutto il pittogramma, sconsolato lo fotografa nuovamente.

La 2a foto di Halvorson
Il giorno successivo, il 18 giugno, alle 6 di mattina, un altro ricercatore, Charles Mallett, si reca a vedere il cerchio nel grano distrutto. Con grande stupore scopre che lo scempio del proprietario è stato inglobato in una nuova figura che si completerà definitivamente il giorno seguente, cioè il 19 giugno, terzo giorno dalla sua comparsa. Come se ancora non bastasse il 1° luglio compare su un altro campo di grano, vicino alla Silbury Hill, la stessa identica figura sfregiata la mattina del 17 giugno. Questi pittogrammi si riferiscono nuovamente all’attività solare. Esattamente il cerchio nel grano apparso nei due campi si riferisce all’attività delle macchie solari.
Le ultime fasi del 18 e 19 giugno e il crop del 1° luglio
Un’altra formazione che ha destato scalpore è comparsa nei giorni 21, 23 e 30 giugno a South Fields, vicino ad Alton Priors. La parte formatasi il 30 giugno segna un’altra fase nella evoluzione delle forme dei cerchi nel grano. Sembra quasi una scrittura, un codice alieno. Estremamente difficile ipotizzarne il significato allo stato attuale della ricerca. Comunque all’interno di questo codice criptico si notano con chiarezza dei numeri maya e dei simboli appartenenti alle nostre antiche culture.
Un affascinante, quasi inquietante, connubio tra antico e futuribile… un messaggio?
Fase1 – Fase2 – Fase3
Un avvertimento? Probabile, speriamo nel prossimo futuro di fare un po’ più di luce sul suo significato. Inoltre la parte ovale della figura, anche se poco identificabile a primo acchito, è il volto di un alieno del tipo “grigio”. Ricordiamo che la razza dei “grigi” sono dei robot biologici super intelligenti creati e al servizio degli esseri di luce, i geni solari. Concetto ampiamente diffuso da Giorgio Bongiovanni per loro diretta comunicazione. Ma prima che il 30 giugno comparisse il “codice extraterrestre” a completare la figura del 21 giugno, un’altra magnifica composizione si presenta il 27 giugno con questa strabiliante morfologia, sempre a South Fields. E’ una rondine la cui coda si prolunga con questo codice. Sono chiaramente presenti anche qui dei numeri Maya e altri simboli simili a quelli che appariranno nella terza parte del crop circle del 30 giugno. Sulla “scritta” che parte dalla punta delle ali della rondine si nota con chiarezza il numero Maya 13. Numero sacro per l’antico popolo del centro America. Mentre alla fine della “scritta” che parte dalla coda si vede anche qui, con chiarezza, il volto di un “grigio”. Volto, tra l’altro, comparso sui campi inglesi il 20 agosto del 1999, a Bishop Cunnings vicino a Devizes, nello Wiltshire.

La “rondine” del 27.6.2009
Bishop Cunnings 1999
Un’altra particolarità degna di nota nei cerchi nel grano di quest’anno sono state le figure in cui il grano aveva una disposizione a terra comparabile a una sofisticata tessitura. A seguire indico gli esempi più importanti. In un cerchio comparso il 14 luglio a East Field, vicino ad Alton Barnes, la figura di per se stessa è abbastanza semplice ma la tessitura interna del grano è notevolmente sofisticata, come ben si può apprezzare dalla foto. Un’impresa veramente difficile per qualsiasi falsario armato di corde e tavolette e con solo le ore notturne a disposizione per realizzarlo.

East Field 14.7.2009
Il pittogramma apparso il 2 di Agosto, ha una struttura elaborata e molto elegante. La sua disposizione si incastra armoniosamente con la stessa forma del campo in cui è comparso. L’apparente non centratura corrisponde infatti a una precisissima disposizione geometrica come mostrato nella elaborazione dal ricercatore Jay Goldner. A lato della composizione quasi floreale si vede a terra una tessitura simile al pittogramma precedente.

Il cerchio nel grano del 2 agosto 2009

Il diagramma di Jay Goldner

La complicata tessitura del crop del 2.8.2009
Il giorno successivo, il 3 di agosto, vicino alla Silbury Hill, la famosa collina artificiale preistorica, compare un nuovo pittogramma in cui la trama delle spighe è ancora più articolata. Già nel cerchio Il centro del crop circle del 3 agosto 2009 centrale vi sono delle complesse e intricate composizioni di spighe. Gli steli sono attorcigliati tra loro in un modo che metterebbe a dura prova qualsiasi falsario. Nelle due figure laterali il centro di alcuni cerchi presenta altre forme aggrovvigliate. Solo le immagini possono rendere la bellezza dei particolari di questo cerchio nel grano.
Il diagramma di Guenter Bollhorn descrive con maggiore chiarezza la grande complessità di questo pittogramma.

Il crop circle del 3 agosto 2009

Il centro del crop circle del 3 agosto 2009
Altri particolari dei cerchi laterali del crop circle del 3 agosto 2009

Altri particolari dei cerchi laterali del crop circle del 3 agosto 2009

Diagramma di Guenter Bollhorn
Il 9 agosto a West Overton, vicino a Lockeridge, si manifesta un crop circle che presenta nei tre cerchi centrali tre diverse disposizioni degli steli…

I tre cerchi interni del crop circle del 9 agosto 2009

Il crop circle del 9 agosto 2009
Anche il Gufo apparso il 10 agosto ha una complessa tessitura degli steli sul bordo laterale.

Il “gufo” del 10 agosto 2009
Infine un ennesimo, entusiasmante esempio della bellezza di questo incredibile fenomeno compare a Wayland’s Smithy Long Barrow, nei pressi di Odstone Hill, nell’Oxfordshire, il 12 agosto. Un vero e proprio rosone di raffinata fattura. Notare come nel cerchio centrale la disposizione delle spighe richiama la figura di un sole fiammeggiante.

Il “rosone” del 12 agosto 2009

Parte centrale che richiama un sole
Un cerchio anomalo compare a Martinsell Hill, vicino a Wootton Rivers, nello Wiltshire il 19 luglio. Curiosamente la figura non è centrata e due bracci sono incompleti in quanto sforano dal limite del campo di grano senza che appaia nulla sul limitrofo campo incolto. Errore voluto?

Il crop circle “incompleto” del 19 luglio 2009
Nella seconda foto si vede il momento in cui il cerchio nel grano viene mietuto. Dal confronto con la mietitrebbia e il trattore si vedono le maestose dimensioni del cerchio nel grano del 19 luglio 2009.

Il momento in cui il cerchio nel grano viene mietuto
Altri due pittogrammi apparsi il 9 luglio e il 9 agosto mostrano un evidente effetto tridimensionale, sono un cubo e una piramide.

La “piramide” del 9 luglio 2009

Il “cubo” del 9 agosto 2009
Prima di chiudere questa rassegna sui cerchi nel grano del 2009, peraltro incompleta, ci sarebbe da dire ancora tanto, desidero fare un commento sulla recente trasmissione televisiva della RAI, andata in onda il 26 ottobre, dove è stato presentato Matthew Williams, autore di falsi cerchi nel grano. A qualcuno è sembrato che nel programma si volesse dimostrare che l’intero fenomeno è una burla ma non è così, lo stesso presentatore chiude il servizio dicendo che il mistero non è risolto. Ma andiamo ad analizzare alcune cose dette e viste in quella puntata. Userò un tono un po’ ironico ma non desidero assolutamente essere polemico o irrispettoso, è che mi sono divertito a scrivere queste ultime note e spero di regalare anche a voi che mi leggete un poco di buonumore. Nessuno ha mai negato che esistano dei cerchi nel grano di origine umana, e lo stesso Williams ha dichiarato che lui fa i falsi ma che quelli veri esistono realmente. Addiritura ha testimoniato di aver visto sfere di luce e UFO sulle zone dove compaiono i crop circles. Che poi lui affermi che sono quelli più semplici ad essere reali e non quelli enormi e complessi, è solo una sua opinione. Non apporta nessuna prova a sostegno. Dichiarazione incongruente tra l’altro, perché per fare il cerchio mostrato nel programma ci sono volute quattro persone in circa 4 ore, ed è un cerchio non eccessivamente complicato e di soli 50 metri di diametro.
Quante persone, quante ore e quale attrezzatura sarebbero necessarie per fare i cerchi, e sono tantissimi, che avevano lunghezze di centinaia di metri e coprivano migliaia di metri quadrati di superficie? E nessuno si sarebbe mai accorto di nulla, nemmeno i proprietari dei campi che a volte hanno la fattoria a due passi dal campo? Improbabile, anche perchè spesso e volentieri ci sono i cani da guardia. All’inizio del programma viene detto che nei veri crop sono stati trovati biossido di silicio purissimo e concentrazioni di magnetite superiore di 600 volte ai normali standard. Alla fine del servizio si parla invece di limatura di ferro… eppure nell’immagine precedentemente mostrata è palese che la magnetite è fusa e aggregata in agglomerati di piccolissime sfere. Non limatura di ferro quindi, ma materiale che ha sopportato temperature di fusione… forse il fiato arroventato degli stanchi circle makers a fine lavoro?
E il biossido di silicio purissimo prima citato?
Ahia! Dimenticato… peccato sembrava ormai tutto chiaro. La spiegazione dei nodi bruciati, allungati, deformati ed esplosi poi si squalifica da sola tanto è assurda. E i campi energetici che influenzano le attrezzatura di ripresa delle troupe che vanno dentro i crop?
E i cerchi nel grano fantasma?
E le altre varie anomalie fisico – chimiche?
E come si spiegano le oltre 12.000 figure sinora comparse in ogni angolo del mondo?
E i simbolismi che vengono dal mondo scientifico, dalle antiche culture ecc.?
E le anticipazioni di eventi astronomici poi verificatisi? …
E si potrebbe ancora andare avanti… Tutto dimenticato ovviamente. Il problema è che siamo talmente condizionati a pensare che tutto sia falso, che se appaiono cento o mille pagine di articoli, frotte di ricercatori o ore di trasmissioni che dimostrano la natura non umana del fenomeno nessuno ci fa caso. Ma basta che l’”esperto” di turno dica: “Sono falsi”, nel senso che lo dice e basta senza dimostrare nulla, che tutti si scuotono dal loro torpore ed esclamano gioiosamente “Ecco!!! L’avevo detto IO che erano falsi. NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI”. Ovvio no? Per secoli tutti vedevano che palesemente la terra era piatta… “NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI!”
Sennò te li immagini quei poveretti sotto di noi a testa in giù?
Che disagio… e si rischiava anche il rogo in piazza a osare di dire il contrario, Galileo docet!
E i poveri contadini che subiscono il danno?
Tutti felici per questa nuova e faticosa forma d’arte?
Pare di no. Quest’anno sono comparsi cartelli che minacciavano fucilate a chiunque si fosse introdotto abusivamente nei campi di grano.
Lo stesso Williams è stato denunciato nel 2000 ed è stato condannato a pagare 140 sterline di danni al proprietario del campo… ed era un piccolo cerchio. Insomma niente di serio tranne i cerchi nel grano.
THE END… per ora…
11 novembre 2009
Pier Giorgio Caria