Il Serpente Celeste

Dic 16, 2020 | Libri consigliati

L’autore intende dimostrare che la scienza, la matematica, la medicina e l’astronomia degli antichi egizi erano molto più sofisticate di quanto non riconosca la maggior parte degli egittologi moderni; che la conoscenza che avevano dell’universo era il retaggio di una civiltà enormemente avanzata e che la Grande Sfinge è la prova geologica dell’esistenza di tale civiltà.

I protagonisti dell’antica civiltà egizia possedevano una concezione molto più sottile e sofisticata della metafisica e delle leggi che governano l’uomo ed il suo universo di quanto sia disposta ad ammettere la maggior parte degli egittologi. Ma che la sfinge di Giza sia migliaia di anni più antica di quanto comunemente sostenuto è una tesi che da qualche anno ormai si sta facendo largo in tutto il mondo; John Anthony West è stato il primo a suffragare scientificamente questa notizia, basandosi su dati raccolti in anni di appassionate ricerche, insieme al suo gruppo di studiosi. E i risultati di queste minuziose indagini potrebbero adesso obbligare a rivedere completamente la storia dell’umanità.
Il serpente celeste espone dunque un’interpretazione rivoluzionaria ed ampiamente documentata dell’antico Egitto che, muovendo dai mirabili testi di Schwaller de Lubicz, dimostra, fra le altre cose, che per esempio i geroglifici rinvenuti nelle tombe e nelle piramidi veicolano messaggi ermetici circa le realtà più sottili postulate dalla Scienza Sacra dei faraoni; che la conoscenza che gli egizi avevano dell’universo era un retaggio acquisito da una civiltà molto avanzata, già fiorente migliaia di anni prima; che la Sfinge è la prova geologica dell’esistenza di quella civiltà. Con un ricchissimo apparato di disegni e illustrazioni, Il serpente celeste si rivela un libro assai stimolante: pagina dopo pagina risveglia l’immaginazione del lettore e ne arricchisce la fantasia e la conoscenza.

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