L’ALTRA STORIA D’ITALIA di Carlo Palermo.1980. Dal Georgia Guidestones al Libano Crimes – Seconda parte

Apr 15, 2022 | Blog

L’anno 1980 è una data chiave: è stato inaugurato negli USA, nello stato della Georgia, il monumento in granito denominato “Georgia Guidestones” su cui è stato inciso un mostruoso progetto di governo del mondo fondato sulla decimazione della popolazione planetaria, ritenuta indispensabile in conseguenza del suo sovrappopolamento e del fenomeno del surriscaldamento climatico. Inoltre, nello stesso anno, avvengono anche la strage di Ustica, di Bologna e l’assassinio a Beirut dei due giornalisti italiani Italo Toni Graziella De Palo. Secondo Carlo Palermo, questi tre eventi hanno un collegamento a cui si aggiunge la presenza di una regia massonica, in particolare quella della P2.

Carlo Palermo ha scritto nel libro “La Bestia” di aver ricevuto da una fonte anonima, detta “Beirut 1”, informazioni riguardo al rapimento di Aldo Moro (avvenuto nel 1978), alla strage di Ustica e all’assassinio dei due giornalisti. Una “fonte di livello elevato” ha detto l’ex magistrato, aggiungendo di essere risalito a “Beirut 1” grazie alle conoscenze dei fatti del 1980 e ai traffici di armamenti che transitavano proprio per la capitale libanese.
A seguire riportiamo integralmente uno scritto di Carlo Palermo pubblicato sulla sua pagina Facebook, in concomitanza con la pubblicazione della terza parte della serie.

Condotte irreversibili
Di ritorno dall’audizione a Roma presso la Commissione antimafia (eseguita lasciando un ricordino documentale come traccia delle già non brevi mie dichiarazioni e in attesa di auspicabile nuova chiamata per i necessari approfondimenti), pubblico stasera la puntata iniziale de “l’altra storia”, che avevo fatto iniziare dal 1980 non solo per l’importanza degli avvenimenti che contraddistinsero quell’anno (strage di Ustica, strage di Bologna, sequestro e uccisione dei due giornalisti Toni/De Palo) ma in quanto in quell’anno la massoneria (che colloco alla regia del mondo) in quell’anno realizzò un simbolico monumento negli Stati Uniti, in Georgia, che avrebbe dovuto rappresentare un monito ed insieme un richiamo all’umanità di qualcosa che sarebbe avvenuto nell’allora futuro.
Quando scrissi e approfondii tale argomento (pubblicando il libro intitolato “X Day”) indicai anche l’anno (il 2021) in cui era predetto sarebbe avvenuto l’inizio della fine del mondo che conosciamo.
Per tutti questi anni trascorsi da allora ad oggi quei “segni” e “disegni” lasciati nel 1980 sul futuro sarebbero apparsi una idea strana e di impossibile attuazione.
Ed oggi?

Oggi, forse, assai più che un brivido percorre la schiena di tutte le popolazioni del mondo al pensiero di quello che può essere il nostro imminente futuro.
Di certo dalla guerra in Ucraina le immagini e le notizie che vengono giorno dopo giorno danno il senso a quella “irreversibilità” di quanto oggi sta avvenendo con svariate condotte poste in essere da parti contrapposte.
Condotte “irreversibili” da una parte e dall’altra significano purtroppo che indietro non si tornerà più: in altre parole che il mondo non sarà più come prima.
È mai possibile che consapevolmente si stia abbandonando il mondo che abbiamo conosciuto?
Non può esistere un ultimo gesto di resipiscenza che fermi il terribile piano distruttivo che è in corso?

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