Tra il 1859 e il 1871, il naturalista inglese Charles Darwin stravolse il mondo con una nuova tesi sull’evoluzione dell’uomo, mettendo in discussione la teoria creazionista per opera di Dio.

L’Homo Sapiens e la specie delle scimmie avrebbero avuto un remoto e comune antenato che, per il caso dovuto agli eventi naturali e ai conseguenti mutamenti e adattamenti, si sarebbe separato in due rami evolutivi per dar luogo alla realtà attuale del Sapiens Sapiens.

Lo stravolgimento è stato epocale e ha avviato una infinita e spesso aspra polemica, soprattutto in ambito filosofico e teologico, che ancora oggi non si è del tutto placata, anche perché questo comune antenato tra scimmie e umani ancora non è stato trovato.

In varie comunicazioni date ai loro contattisti, essi hanno spiegato in dettaglio quale sia la verità sull’origine della specie umana vivente sul pianeta Terra, origine nella quale essi stessi avrebbero giocato un ruolo fondamentale.

Una rivelazione che trova riscontro nel sapere di ancestrali culture che fanno luce sul destino di antichissime civiltà del remotissimo passato sino ad Atlantide, alcune delle quali sono a tutt’oggi ancora sconosciute.

Nell’incontro del 26 febbraio 2023 verranno presentate queste e altre importantissime conoscenze che, se capite nella loro profondità, potrebbero finalmente mettere pace tra scienza e religione e proiettare il singolo e la società umana verso un’evoluzione positiva inimmaginabile.

TU SEI PRONTO?!